Descrizione dell'applicazione

CONTROLLO INTEGRITA' E PRESENZA SCRITTE SERIGRAFATE

Una società produttrice di prodotti per la cosmesi ci ha sottoposto la necessità della verifica dell’integrità di fiale di vetro e della corretta apposizione di alcune scritte sulla superficie stessa della fiala.

La natura dell’oggetto da manipolare, grazie alla sua fragilità, lo rende estremamente soggetto a rotture anche nella fase di movimentazione dal forno verso la linea di impacchettamento.

Valutazione delle problematiche principali

Essendo per sua natura la fiala da esaminare realizzata in vetro, il primo problema che si è dovuto affrontare era costituito dalla natura stessa della fiala che, essendo in vetro, ha richiesto un sistema in grado di eliminare i possibili riflessi.

La assoluta imprevedibilità in fase di studio della applicazione di quante e quali avrebbero potuto essere le tampografie da esaminare, ha richiesto lo studio e la realizzazione di una “interfaccia operatore” sufficientemente flessibile da rendere l’utilizzatore libero di parametrizzare il sistema in modo autonomo.

Il colore delle scritte e delle fiale, si è dimostrato un altro problema da affrontare, in quanto il differente contrasto tra la scritta e la fiala stessa rende le immagini da analizzare molto differenti da caso a caso: ad esempio in una fiale trasparente scritta su quasi tutta la sua circonferenza, non è facile poter distinguere tra la scritta presente sulla superficie e quella presente sul fondo della stessa: tutto questo è molto più agevole invece su una fiala realizzata con vetro scuro.

Ad esempio, il controllo della presenza assenza e della corretta dimensione della “unghia” realizzata con una piccola fresa, ha richiesto uno studio a sé.

Soluzione implementata

Le varie problematiche proposte, sono state risolte mediante l’utilizzo di un sistema di visione di tipo integrato, senza cioè la necessità di un PC esterno per funzionare.

Per quanto riguarda l’illuminazione degli oggetti da visionare, si è ricorsi ad un sistema di illuminazione diretta monocromatica bianca a 5.100°K e all’ausilio di filtri polarizzatori per eliminare i possibili riflessi che avrebbero potuto essere scambiati per errori nella stampa, generando così dei “falsi scarti”.

Un controllo automatico della velocità dello shutter della telecamera, al fine di adattarsi automaticamente alle differenti condizioni in cui l’immagine veniva rilevata in funzione del tipo di vetro impiegato (trasparente o scuro) o della scritta, ha permesso di aumentare l’affidabilità delle rilevazioni effettuate.